Massicelle di Montano Antilia: dalle pupe di pannocchia al seminario per una scuola del futuro
Marisa Russo

Nell’ambito della IX Edizione del “Festival del Gioco e del Giocattolo di Tradizione”, la Scuola Primaria di Massicelle, Direttrice Scolastica Anna Bortone, con l’Istituto Comprensivo di Rofrano, ha organizzato, con il Patrocinio del Comune di Montano Antilia, il Seminario “Dall’Io al Noi: oltre la crisi”: Sinergie in campo per sviluppare competenze di cittadinanza attiva nelle giovani generazioni. A sostenere l’iniziativa, tra altre realtà associative, la Fondazione “La Casa di Annalaura”, Fondatrice e Presidente la sempre attiva professoressa Giusy Rinaldi.

L’Esposizione dei giocattoli di un tempo, riprodotti dagli allievi, ha evidenziato l’allora esistente legame con l’habitat naturale e la necessità di creatività e manualità per la realizzazione, in contrapposizione agli attuali giochi supertecnologici di breve durata e che rendono spesso passivi, oltre ad essere frutti dell’imperante consumismo che evidenzia le diversità economiche delle famiglie. Le pupe fatte con le pannocchie, ancor più affascinanti di quelle, all’epoca diffuse, di pezza, i topini di panno, i tanti altri di legno intagliato con l’aiuto di genitori e nonni, in un insieme troppo svanito, riconducono ad un passato con valori da recuperare, insieme ad un iter di moderne conoscenze che il Seminario ha ribadito.

E’ stato affermato come , in particolar modo in questo periodo di crisi, è necessario che si mettano in atto sinergie tra famiglie, enti locali, associazioni con il ruolo primario delle scuole per preparare una società migliore, educando i giovanissimi ad una cittadinanza attiva. Condotto dall’insegnante Antonella Gammarano, che ha illustrato il percorso dell’originario Progetto sul gioco ed il giocattolo, che ha avuto anni di grande risonanza e che rischia ora di affievolirsi per mancanza di coinvolgimenti e sostegni, il Seminario è iniziato con la relazione del neuropsichiatra Ferdinando Pellegrino.

“PER RELAZIONARE CON GLI ALTRI E’ NECESSARIO AVERE UNA SANA IDENTITA’ ”

Importante il sottolineare di Pellegrino che per relazionarsi con gli altri sia necessario avere una sana identità! Come crearla? Per la nascita del sé è fondamentale “la caduta dei Miti”, ovvero l’eliminazione della dipendenza da quei genitori che sono visti come Dei nei primi anni, che devono poi essere ridimensionati, con anche il raggiungimento della consapevolezza dei limiti di costoro, degli insegnanti e di ogni altra figura che ha dominato, per raggiungere la costruzione della propria identità. “Oggi sembra che l’adolescenza dei giovani giunga fino ai trenta anni_afferma_ non hanno ancora a tale età un progetto di vita, si muovono con troppe incertezze!” La spavalderia, la ribellione, sono allora solo apparenti! Vi sono, aggiunge il neuropsichiatra, troppi messaggi negativi, ad esempio ”non c’è lavoro” che, con il Mito del denaro, li bloccano inculcando l’ansia del guadagno, invece di prima preoccuparsi di diventare bravi professionisti! Bisogna imparare a superare le paure, affrontando le difficoltà della vita non temendole, trovando ed alimentando la forza del proprio io, capace di progettare, di essere indipendente. Occorre raggiungere l’autostima, non il narcisismo, sono percorsi che hanno bisogno di impegno. In questa società che stimola soprattutto al comprare sembra sempre più difficile raggiungere l’impegno …., che non si acquista, per un raggiungimento di un obiettivo.

L’INDIVIDUO TROPPO SPESSO E’ TRAVOLTO DALL’ ”EFFETTO LUCIFERO”

SI è travolti, conclude dopo un’interessante disquisizione il neuropsichiatra, dal così detto “effetto Lucifero”, ovvero dall’influenza che l’andamento della società, ovvero della maggioranza pilotata dai poteri dominanti, esercita sull’individuo. Spesso il cervello è tenuto”sottovuoto”, non allenato e l’individuo è travolto dalla “corrente”!

Di progetti della nuova scuola ha relazionato la psicopedagogista Claudia Perlmuter. Da pochi anni si riconoscono i diritti e doveri dei bambini, che sono cittadini già dalla nascita ed hanno il diritto soprattutto dell’”ascolto” dei loro problemi, delle loro necessità. Quindi anche la visione della scuola primaria cambia, rendendo gli allievi protagonisti. La nuova scuola si rinnova non solo con aule diverse per ogni materia, con la preparazione a lingue diverse ed all’uso della tecnologia, ma con cogestione della classe che rende protagonisti anche gli allievi che hanno diritto a proporre, non subiscono solo tutto ciò che stabilisce l’insegnante. Gli insegnanti devono quindi prepararsi a tali radicali cambiamenti per preparare anche cittadini attivi, capaci e consapevoli per la nuova società.

L’avvocato Antonello Natale, del direttivo della Camera Penale di Vallo della Lucania, si è espresso sulla legalità. Ha sottolineato anche come la consapevolezza e la cultura siano anche indipendenti dal titolo di studio raggiunto, richiamandomi alla mente l’affermazione anche del filosofo Immanuel Kant che ribadisce la differenza tra dotti ed intelligenti, pieni di nozioni i primi e non necessariamente intelligenti!

Fabrizio Fioretti coordinatore del gruppo scientifico Arciragazzi Nazionale ha parlato della sua esperienza. Doriana Bollo responsabile dell’ACR della Diocesi di Benevento, ha dato la sua visuale sulla sfida educativa per le nuove generazioni.

Tematiche interessanti quelle affrontate nella piccola scuola della frazione Massicelle di Montano Antilia, che forse meritavano un coinvolgimento maggiore di tanti altri insegnanti di altre Scuole del Cilento.

IDEA INNOVATIVA PER RILANCIARE IL PROGETTO SUL GIOCO:

Per rilanciare il Progetto sul gioco, ma con nuovo stimolo, richiamando i valori antichi in modo innovativo, stimolando oltre al recupero anche all’innovazione, propongo di bandire concorsi per gli allievi che inventino nuovi giocattoli con elementi semplici come quelli naturali ed anche carte, cartoni, ferri, colori, raccogliendo poi i migliori manufatti in un Museo del gioco creativo.

Foto di Marisa Russo