Una boccata d’aria buona
sul balcone,
una matita in mano e…
gli stipiti diventano cornice
d’inedite pagine di diario.
Sui marmi bianchi levigati
guizzi di gioia, petali vellutati,
impressi con gesti silenziosi.

Segni indelebili di grafite.
Nomi, pensieri, verità, desideri,
date, tanti punti esclamativi!
Scrittura tonda, increspata,
obliqua, lineare, abbreviata.
Segnali chiari, riconoscibili,
ricchi di vita.
E ancora, dall’alto in basso,
concerti, impegni, esame di stato,
proclami della tua giovinezza.

Con le amiche rileggevi
il sapore dei giorni trascorsi,
dipingevi scoperte d’amore
in attesa di nuovi stupori.
Conferma della vostra allegria
capitoli interi, sottoscritti,
confinano su altre pareti.
-6 ottobre 2002-
partenza per Firenze!

Eri diventata grande,
in mano la vita e
candide vesti di libertà,
pronta a sostenere corazze,
ad incontrare il futuro.

Ora
l’accorto sorriso del sole,
indiscreto custode di sogni,
s’incrocia col mio,
sulle mura di casa,
e provo ad attingere luce…

Stringo a me quelle care
parole che, argentee come
foglie di betulla,
si addormentano sul mio cuore.

(Giusy Rinaldi)